Film: Kodak XX
Formato immagine: 13×17 mm
Fotocamera: Sconosciuta
Nella fotografia a pellicola la taglia conta tanto quanto e forse anche più che in ambito digitale: il formato 110, versione amatoriale per eccellenza, pagava con una qualità ridotta rispetto ai formati superiori la sua incredibile maneggevolezza e la semplicità dei corpi macchina (chi non ricorda le macchine nei fustini di detersivo o in omaggio con i giornalini per ragazzi?). Allo stesso modo, quando si recupera una vecchia pellicola 110 esposta bisogna attendersi un forte degrado dell’immagine, anche se si tratta di una emulsione di pregio come questa Kodak Double X. Arrivata per posta e senza indicazione della pellicola, sviluppata in Kodak X-Tol stock.
E’ il caso di questo rullino (sarebbe meglio dire cartuccia) di altri che verranno pubblicati in seguito; tuttavia, le immagini ci sono e raccontano una storia!
Iniziamo con un giovane intento alla riparazione di una bicicletta (cambio pneumatico?): la scena è chiara e piacevole, anche grazie all’espressione soddisfatta del ragazzo, ma gli effetti del tempo si vedono bene, purtroppo; segni lasciati dalla carta protettiva e deterioramento della pellicola, uniti alla necessità di “spingere” molto la scansione per estrarre sufficiente dettaglio dal piccolo fotogramma.
Abbiamo poi quello che è il personaggio del nostro rullo, forse il fratello minore dell’altro ragazzo: lo vediamo qui intento a mostrare con orgoglio qualcosa: potrebbe essere, viste le immagini successive, un qualche kit da pesca.
Ci si sposta poi, infatti, verso un laghetto che sarà il teatro della fortunata raccolta di pesci illustrata nelle immagini successive.
Da notare a sinistra il dettaglio del retino che è rimasto molto ben definito nonostante gli anni e il decadimento.
Il nostro protagonista mostra con orgoglio alcune delle sue prede nelle due immagini qua sopra; le altre fotografie impressionate sul rullo mostrano altre persone (nonni, genitori?) e una vista di quella che potrebbe essere la loro abitazione:
Purtroppo, pur con tutte le possibili accortezze di sviluppo e digitalizzazione, lo scorrere del tempo non perdona su un formato piccolo come il 110: la pellicola è databile alla fine anni 70 o prima metà anni 80 ma nonostante ciò si rileva un deterioramento che su pellicole più grandi avviene in periodi molto più lunghi.